"Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo"
Mahatma Gandhi
La Fondazione ORO6 per il Sociale
Per sua natura e in base all’ordinamento giuridico italiano, una Fondazione è sostanzialmente un patrimonio vincolato destinato a scopi di carattere umanitario e, più in generale, generatore di ricadute rilevanti in ambito sociale e culturale. Il nostro patrimonio è così costituito non solo da una serie di asset tangibili, che garantiscono il censo creditorio e il perpetuarsi indefinito della mission di utilità collettiva, ma è arricchito di quella preziosa componente costituita dal cosiddetto “capitale umano”. Siamo infatti un gruppo di persone che porta il suo vissuto e la sua sensibilità all’interno delle discussioni programmatiche, facendo tesoro della funzione duplice di osservazione e di ascolto.
Osservare: significa andare oltre la semplice percezione, significa cioè entrare nelle cose e nei fenomeni per capirne le componenti e le relazioni e individuarne le criticità.
Ascoltare: nessun intervento può prescindere dalla capacità di ascoltare il territorio in cui opera, comprendere le sue urgenze, inserire la riflessione che ne deriva nel contesto socio-economico generale e porre in essere un continuo scambio osmotico con le diverse istanze, finanche quelle più desuete.
La Fondazione Oro6 per il Sociale quindi è nata dall’esercizio quotidiano delle funzioni su accennate per diventare nel corso degli anni non più un semplice interlocutore, bensì una proattiva e autorevole cellula all’interno del variegato e complesso sistema mediale e culturale anzitutto pugliese, con al centro le priorità statutarie della inclusione sociale, della valorizzazione dei patrimoni storico, archeologico, linguistico e della tutela dei soggetti più giovani e dei più fragili.
In questa direzione si è attivato uno studio continuamente aggiornato che mira ad individuare di volta in volta nuove e stimolanti linee di intervento pratico (spesso in autonomia, ma anche in partnership) coerenti con le sollecitazioni giunte dai vari stakeholders quali ad esempio il mondo del Terzo settore, i Servizi sociali, le Istituzioni locali, le onlus, le parrocchie etc.
Insomma, oggi per tutti gli attori del mutamento in corso possiamo asserire orgogliosamente che noi ci siamo, come testimoniano le plurime iniziative e gli stimolanti progetti che abbiamo pensato di elencare in questo sito web, che spaziano dall’ecologia (WWF) alla educazione civica (Giornata della Legalità), dall’esercizio pratico di decostruzione critica del presente (CorrierediTaranto.it) all’istruzione (progetto “Giornalista per un giorno” per le scuole primarie e Borse di studio per studenti del Politecnico).
Ma la sfida è continua e l’impegno, per quanto sfibrante in questo periodo storico, resta immutato nella direzione del vero cambiamento di Taranto, affinché alla doglianza per i tanti drammi sociali ed ambientali segua una proposta che si concreti non in sogni ma in tangibili esempi di riscatto. Ad essi ci affianchiamo nella inesausta e non utopica tensione verso il futuro possibile, che assume in tal senso la connotazione del rilancio.
Siamo persuasi che occorra trarre spunto dalle inedite paure emerse dalla recente emergenza sanitaria per recuperare quelle “virtù minori” che abbiamo trascurato nella ipercinetica società del consumo, per recuperare il vero senso del nostro essere umani, per tornare cioè (ciascuno nella propria parte) ad una vita autentica, ove non si è soltanto consumatori egoriferiti ma si è uomini nel senso più completo e più genuino, orientati in definitiva a quella coralità risultata funzionale per il progresso della nostra specie e che rappresenta l’irripetibile sfida per l’uomo del Terzo Millennio.